Con i Bimbi a Bottega festeggiamo ogni anno la settimana di Halloween.
I bimbi e le bimbe si divertono a travestirsi ed io mi cimento con grande passione a intagliare le zucche (attività che mi fa capire quanto dannatamente bravo fosse Michelangelo!!!)
Ma mi piace usare questa festa un po’ nuova dalle nostre parti (e spesso criticata) anche e soprattutto come pretesto per parlare delle paure che ciascuno di noi ha e sente. Prendo spesso in prestito alcuni minuti del terzo film di Harry Potter, dove agli allievi della scuola di Howgart viene presentata una creatura magica, il Molliccio, in grado di assumere le sembianze della più grande paura di chi la osservi.
Il mago che se la trovi davanti rimane atterrito dalla paura e l’unico modo per salvarsi è quello di effettuare una magia per trasformare le sembianze terrificanti della creatura in una versione ridicolizzata (ad esempio: un ragno con i pattini, un professore molto severo vestito da vecchietta, ecc…). La formula magica, da gridare contro la creatura puntando la bacchetta, è: “Riddiculus!”, e la paura diventa buffa, ridicola, e non spaventa più il mago.
Propongo dunque alle bimbe e ai bimbi di pensare a loro volta alla paura più terribile che sentono, a disegnarla e, dopo averle rivolto l’incantesimo “Riddiculus!”, ridisegnarla in forma ridicolizzata.
Sono sempre lezioni molto carine e coinvolgenti (anche quando qualcuno decide di disegnare altro!) che fanno emergere discussioni assai interessanti. E magari aiutano a superare e gestire qualche piccola grande paura.